Perché c’è un buco sull’elmo?

16 Luglio 2018

 

Sulla grande maggioranza degli elmi giapponesi è presente un foro, più o meno grande, che può lasciare perplesso chi non ne conosce le origini. Perché mai un samurai dovrebbe avere un foro sulla parte più importante dell’armatura? Ecco qui alcune considerazioni sull’origine e l’uso del tehen.

hachimanza

  1. Si pensa che nel medioevo i samurai facessero passare una ciocca di capelli attraverso il tehen in modo da tenere il kabuto saldo in testa. La pettinatura detta chonmage lasciava difatti rasata la fronte, mentre gli altri capelli venivano lasciati lunghi e legati a formare una piccola coda di cavallo che si ripiegava sulla sommità della testa.
  2. Nei kabuto a costruzione lamellare, ovvero ottenuti rivettando numerose (fino a 120!) piastre una a fianco all’altra, non sarebbe possibile unire tutte le lamelle al centro: lasciare un foro centrale permetteva quindi di avere solo poche piastre sovrapposte e non tutte quante in un unico punto.
  3. I samurai ritenevano che attraverso il tehen potesse passare lo spirito di Hachiman, il dio della guerra. Per questo motivo talvolta ci si riferisce a questo foro sul kabuto come hachiman-za, letteralmente “la seduta di Hachiman”.
  4. Nelle armature del periodo Edo, il tehen veniva riccamente ornato con decorazioni a più strati, talvolta di diversi metalli. Esistono alcune scuole di armaioli dove invece il tehen era così ben finito e preciso che esso veniva ricoperto solo con un piccolo bordo in ferro e talvolta nemmeno con quello. In quest’ultimo caso è possibile apprezzare il valore del kabuto e ammirare la maestria di chi lo ha fabbricato.
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