Firmato: Tametaka
Giappone, Nagoya, fine del XVIII secolo
Altezza: 5 cm
Provenienza:
W. L. Behrens Collection.
Bibliografia:
H. L. Joly, W. L. Behrens Collection. Parte I Netsuke e sculture giapponesi, Londra: Glendening, 1912, pl. LXIX
Il gatto muschiato (jako–neko) è raffigurato seduto sulla folta coda pelosa, con la testa rivolta all'indietro, mentre protegge ringhiando una grossa tama tenuta tra le zamep. I lunghi peli delle guance, simili a baffi, circondano il corpo.
Firmato entro una riserva ovale “Tametaka" (為隆) in stile sosho.
Il jakoneko, gatto muschiato o zibetto, spesso nel passato considerato un cane arruffato, è di origine africana ed è entrato in Giappone attraverso l'India quando divenne popolare per il suo odore di muschio, usato nei profumi. L'ottavo shogun Tokugawa Yoshimune ne acquistò diversi nel 1724-1728 e la creatura è dipinta su un paravento nel tempio Nanzenji di Kyoto.
Tametaka è il fondatore della scuola netsukeshi di Nagoya. Lavorò esclusivamente in legno, sakura o tsuge, creando figure di animali dall'aspetto molto realistico e dai dettagli molto accurati.
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(Inv. #3040)