Storia dell'armatura da samurai: un riassunto.

22 Ottobre 2020

La parola samurai significa "colui che serve" e si riferisce a gruppi militari che si svilupparono in Giappone intorno al X secolo per proteggere ed espandere i loro domini. Nel 1185, dopo anni di guerra civile, il clan guerriero di Minamoto Yoritomo sconfisse i suoi nemici, i Taira, e nel 1192 venne nominato dall’imperatore capo militare supremo, Seii Tai Shōgun (Generale che conquista i barbari).

A quei tempi, le battaglie erano condotte principalmente dalla cavalleria, con l'arco come arma principale, mentre la spada era ancora un’arma secondaria. L’armatura da samurai nasce con la ō-yoroi ("Grande Armatura”), pensata come protezione dalle frecce. La corazza era formata da piastrine lamellari collegate tra loro in modo flessibile, leggermente sovrapposte per una maggiore protezione. La parte anteriore della corazza era ricoperta di pelle in modo che la corda dell'arco non si impigliasse nelle piastrine. Due grandi spallacci cadevano in posizione quando le braccia venivano sollevate e proteggevano  dalle frecce la zona esposta delle ascelle; due piastre più piccole sul petto proteggevano i lacci dell’armatura. Una sorta di gonna realizzata anch’essa con piastre flessibili proteggeva le cosce e il basso addome. Le braccia erano protette da lunghi guanti di maglia con attaccate piastre aggiuntive per una maggiore difesa. Gli elmi (kabuto) erano formati da piastre di ferro rivettate verticalmente. Una serie di lamelle flessibili che cascavano dal kabuto proteggevano il collo e le spalle.

In seguito ai tentativi di invasione dei mongoli nel XIV secolo, il modo di fare la guerra si concentrò maggiormente sui soldati a piedi, pertanto lo stile delle armature da samurai portò ad equipaggiamenti più leggeri e flessibili. L'evoluzione dell’armatura proseguì su questa strada nel corso del XVI secolo, quando  nelle guerre tra clan rivali iniziarono ad essere utilizzati grandi eserciti che combattevano con armi in asta e armi da fuoco.

Infine, con il periodo di pace che inizia nel XVII secolo, l'armatura fu utilizzata sostanzialmente per le occasioni ufficiali e per le processioni obbligatorie che i daimyō dovevano tenere per entrare nella capitale di Edo. Queste processioni erano un'opportunità per un daimyō di mostrare lo stile del clan ed erano una chiara indicazione del loro status. La maggior parte delle armature da samurai prodotte in questo periodo fu realizzata quindi per scopi di parata e spesso erano modellate sulle armature dei periodi precedenti, per essere sia decorative che efficaci.

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