Ognuno 138 x 304 cm
Inchiostro, pigmenti e oro su carta con sigilli dell'artista in inchiostro rosso
Composizioni di questo tipo prendono il nome di hyakkazu, letteralmente “moltitudine di fiori”. Questa complessa disposizione di mazzi e cespugli floreali si sviluppò verso la metà del diciassettesimo secolo e divenne una specialità dello studio di Tawaraya Sôtatsu, il fondatore della scuola Rimpa, attivo dal 1600 al 1642. Altri atelier di pittura diretti dai discepoli di Sôtatsu continuarono ad esistere fino alla fine del diciassettesimo secolo ma l’identità di tali artisti rimane ancora oggi un mistero.
La rappresentazione dei fiori è stilizzata e naturalistica allo stesso tempo, e non solamente per l’attenzione alla descrizione dei singoli dettagli delle circa 30 specie rappresentate, ma anche per la disposizione generale delle piante.
La tecnica tarashikomi - qui chiaramente visibile nelle foglie, nei petali e nei tronchi - è quasi un marchio della scuola Rinpa: consiste nel far cadere una goccia di colore molto acquoso o di inchiostro su una zona in cui un altro colore non si è ancora asciugato, creando così una sorta di macchia irregolare in cui i colori si fondono. La delicatezza e la raffinatezza di questo modo di dipingere si identificano certamente con il carattere elegante dei committenti, contrapposto al vigore del monocromatismo ordinato e alle forme dure e virili della scuola Kano, scelta come rappresentativa della classe militare.
Le piante sono quasi tutte ben individuabili. Partendo da destra troviamo le piante primaverili e estive: grano ranuncoli, iris, begonie, ortensie, campane di corallo, gigli, biancospino, violette, dente di leone, ciliegio, mandorlo, papaveri. Sul paravento di sinistra iniziano poi le piante autunnali e invernali: acero pompelmo margherite tricosanthes, lespedeza, patrinia, campanula, erba della pampa (eulalia), malvone, garofano selvatico, crisantemo.
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Prezzo: 60.000 €
Nr. Inventario: 1127