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Daruma: “Non so”

Jiun Onko (1718 - 1804) - Daruma: “Non so”

 

Inchiostro su carta, 104,5 x 25 cm; Montatura: 112,5 x 33,3

Sigilli dell’artista

Provenienza:
Collezione Tohara Ideo, Osaka

Esposizioni:
Schrift und Bild”, Stedelijk Museum Amsterdam e Staatliche Kunsthalle Baden-Baden, 1963

Il dipinto raffigura il primo patriarca Zen, che in sanscrito viene chiamato Bodhidharma e che in Giappone prende il nome di Daruma. Si dice che egli si spostò dall’India in Cina tra il quinto e il sesto secolo e che qui, attraverso la meditazione, giunse a comprendere finalmente la legge buddista (dharma). Per questo motivo la sua figura ricorre molto spesso accanto alle calligrafie Zen, ad indicare il continuo sforzo nell’apprendimento degli insegnamenti buddisti. Questo dipinto non si sottrae a tale tradizione ma Jiun, con il suo inconfondibile stile sfaldato, trasforma il profilo del patriarca in una forma astratta: con solo due pennellate l’artista ritrae il monaco in meditazione, mentre sopra campeggiano due caratteri: “non so” (fushiki). L’insegnamento è breve, diretto e potente. Si riferisce ad un dialogo intercorso tra Daruma e l’imperatore Wu della dinastia Liang e cattura l’essenza del buddismo Zen: secondo quanto riportato nell’ Hekiganroku (pubblicato nel 1300) l’imperatore si incontrò con il monaco nell’anno 520 e in quell’occasione chiese quanto merito egli avesse ottenuto per aver sostenuto il buddismo; quando questi rispose “assolutamente nulla”, l’imperatore, irritato, chiese quale fosse dunque il fondamento del buddismo e la risposta fu “un grande vuoto e nessuna santità”. Sempre più contrariato, egli quindi gli chiese “Ma tu chi sei?” e Bodhidharma rispose “Non so”. Dopo questo scambio Bodhidharma non fu più il benvenuto a corte e si rifugiò in una grotta nel tempio Shaolin sul monte Song, ove sedette per nove anni in meditazione. Il dipinto raffigura quindi questo primo stadio di sviluppo della tradizione Zen in Cina: l'esempio di Bodhidharma che siede immobile e tranquillo di fronte ad un muro bianco.

Jiun Onko (Jiun Sonja) è uno dei più importanti artisti Zen giapponesi. Nato a Osaka, entrò in convento a tredici anni e studiò il confucianesimo, il buddismo esoterico Shingon e lo Zen Soto. Eccellente studioso, imparò il sanscrito e si interessò ai manoscritti buddisti antichi per studiare gli insegnamenti fondamentali del buddismo, fondando quindi un movimento che voleva riportare il buddismo alle origini (“Vero Dharma”). Fu uno dei riformatori dello Zen del periodo Edo ed oggi è considerato uno dei più grandi calligrafi Zen che il Giappone abbia mai avuto. Le sue opere sono raccolte in tutte le collezioni dei musei di arte giapponese in tutto il mondo.

Cod. ALT 1091

 

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