Foglia d'argento su carta, pigmenti, bambù, ferro
Menhari-gata (ventaglio apribile), sensu-gata (forma tradizionale)
Lunghezza: 36 cm
Il ventaglio ripiegabile, che di regola veniva tenuto in mano o inserito nella obi (fascia del kimono), era una parte importante del protocollo giapponese durante il periodo Edo, soprattutto nelle occasioni formali, e in nessun caso mancava nell’abbigliamento del samurai. Tale oggetto così comune poteva essere facilmente adattato come arma con piccole modifiche. Il tessen, che letteralmente significa "ventaglio in ferro", poteva essere realizzato sia come un vero e proprio ventaglio pieghevole con le fasce esterne in ferro, sia come una unico blocco di metallo a forma di ventaglio ripiegato. Durante il periodo Edo, il tessen era quindi un'arma di autodifesa popolare per le situazioni improvvisate. Erano difatti numerose le situazioni in cui un samurai non poteva usare la spada: quando visitava la casa di un'altra persona, in particolare quella di un superiore, il samurai era generalmente tenuto a lasciare una o entrambe le spade a un addetto alla porta. Inoltre, per evitare episodi di violenza, le armi più comuni quali spade, pugnali e lance, erano severamente proibite all'interno dei ristretti confini dei quartieri di piacere di Edo. Un tessen, invece, era accettabile in qualsiasi situazione, lasciando al samurai almeno un'arma di difesa piuttosto efficiente in ogni momento.
Il sole nascente, simbolo del Giappone, adorna entrambe le due facce, dipinto in rosso su fondo oro su un lato e in oro su fondo argento sull’altro.
Le stecche esterne in ferro sono decorate in nunome zogan in argento con un drago tra le nuvole e arabeschi.
Prezzo: 4.000 €
Nr. Inventario: 1947