Inchiostro su carta, 104 x 27 cm
Montatura: 190 x 40 cm
Firmato con il sigillo dell’artista
Hakogaki
Iscrizioni sulla scatola di Kozuki Tairyo (1894-1959), il 14° prete a capo del Choeiji, conosciuto anche come Takaida-ji, un tempio a Takaida, Higashiosaka, Osaka.
L’inscrizione recita: “La Divinità, Jiun Sonja” all’esterno e “Takaida-ji Basshi, valutato da Tairyo” nell'interno
La poesia waka recita
こころたに まことの道にかなひなは いのらすとても 神 / やまもらむ
Se il tuo cuore sarà sempre sincero,
E seguirà la via della Verità
Dio ti salverà
Anche se non preghi mai
La poesia originale, qui in una versione leggermente variata, è stata scritta da Sugawara Michizane (845 – 903) uno studioso del Periodo Heian, poeta e politico.
È riconosciuto come un grande poeta, specialmente per la poesia Kanshi, ed è ora venerato nello shintoismo come Tenman-Tenjin, ovvero la divinità dell'apprendimento. L'idea espressa nel poema è fondamentale nella filosofia buddista di Jiun, in cui l'essenziale è seguire gli insegnamenti fondamentali, dando la precedenza alle azioni sulle preghiere.
Jiun Onkō (Jiun Sonja) è uno dei più importanti artisti Zen giapponesi. Nato a Osaka, entrò in convento a tredici anni e studiò il confucianesimo, il buddismo esoterico Shingon e lo Zen Soto. Eccellente studioso, imparò il sanscrito e si interessò ai manoscritti buddisti antichi per studiare gli insegnamenti fondamentali del buddismo, fondando quindi un movimento che voleva riportare il buddismo alle origini (“Vero Dharma”). Fu uno dei riformatori dello Zen del periodo Edo ed oggi è considerato uno dei più grandi calligrafi Zen che il Giappone abbia mai avuto.
Nr. Inventario: 1712