Venduto

Katana Sa Yoshisada in koshirae, NBTHK Jūyō Tōken

Metà Periodo  Nanbokuchō (1333-1392), circa 1350

 

Nagasa [lunghezza]: 71,3 cm
Sori [curvatura]: 1,7 cm
Motohaba [ampiezza alla base]: 3,1 cm
Sakihaba [ampiezza alla punta]: 2,5 cm
Motokasane [spessore alla base]: 7,7 mm

Sugata [configurazione]
Shinogi-zukuri, iori-mune, sori profondo, ō-kissaki (5,3 cm)

Kitae [motivo della forgiatura]
Itame hada misto a nagare hadatachi. Jinie.

Hamon [linea di tempra]
Gunome midare e ko-choji midare in nie-deki sul lato omoteko-notare e gunome midare sul lato ura. Ashi, , sunagashi e kinsuji.

Boshi [linea di tempra della punta]
Notarekomi e hakikake kaen.

Nakago [codolo]
O-suriage, kirijiri, yasurime leggermente katte sagari; tre mekugi-ana

Horimono [incisioni]
bo-hi su entrambi i lati

Sayagaki [inscrizione]
L’iscrizione di Sato Kanzan sensei recita: “Sa Yoshisada - Ō-suriage mumei. Katana Nagasa 2 Shaku 3 sun 6 bu. Scritto nell’aprile 1965”

Origami [certificato]
La spada ha un certificato di registrazione come Jūyō Tōken (“spada importante”) rilasciato dalla Nihon Bijutsu Tōken Hozon Kyōkai, datato 1965 (15a sessione Jūyō).

Samonji, il cui vero nome era Saemon Saburo Yasuyoshi, è considerato uno dei migliori spadai di tutti i tempi; è anche conosciuto con il soprannome di "Ō-Sa", che significa "Il Grande Sa", poiché usava il kanji "Sa" (左) per firmare le sue spade. Samonji diede inizio ad una rivoluzione nell’area di Chikuzen, portandovi lo stile Soshu creato da Shintogo Kunimitsu e successivamente perfezionato da Masamune, Yukimitsu e Norishige. Nelle sue opere troviamo infatti un acciaio chiaro con un hamon brillante con chikei e ji-nie, e un hamon in notare misto a gunome.

Samonji fu anche un eccezionale maestro ed ebbe numerosi discepoli. I suoi sette allievi più importanti furono Yukihiro, Yasuyoshi, Hiroyoshi, Yoshihiro, Kunihiro, Sadayuki e Yoshisada, lo spadaio a cui è attribuita questa lama. Sa Yoshisada è classificato Jo-jo saku da Fujishiro. Seguendo lo stile del suo maestro, utilizzò un bellissimo itame hada con qualche zona in mokume o hadatachi, come su questa lama. Il suo hamon, un misto di notare e gunome, inizia spesso in stile yakikomi, ossia molto vicino al machi: questa parte stretta dello hamon è ancora chiaramente visibile su questa lama, nonostante la lunghezza originale sia stata alterata. 

Il sugata di questa katana, con la predominanza di un imponente kissaki, è abbastanza tipica del periodo Nambokucho, che vide aspre lotte interne e fu contrassegnato da un clima di virile ostentazione sia nell’ambito della contrapposizione delle corti del Nord e del Sud, sia nell’attesa di una temuta terza invasione mongola. In questi anni le lame sono state le più lunghe di tutti i tempi, con un kissaki estremamente pronunciato, così da poter essere riparate laddove venissero danneggiate in battaglia. Anche gli intagli bo-hi su entrambi i lati mostrano l’estremità appuntita all'altezza dello yokote tipica del Nanbokuchō, che avrebbe permesso la ricostruzione della punta senza intaccare l'intaglio.

Spada giapponese in vendita.

Nr. Inventario: 1684

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