NBTHK Jūyō Tōken
Nagasa [lunghezza]: 70,2 cm
Sori [curvatura]: 1,1 cm
Motohaba [ampiezza alla base]: 2,8 cm
Sakihaba [ampiezza alla punta]: 2,05 cm
Motokasane [spessore alla base]: 6,6 mm
Sugata [configurazione]: Shinogi-zukuri, iori-mune, sori poco profondo, chu-kissaki (3,7 cm)
Kitae [motivo della forgiatura]: Prevalentemente itame hada con jinie.
Hamon [linea di tempra]: Ko-notare, gunome togari con togari-gokoro. Ko-ashi, sunagashi, profondo nioi che diventa ko-nie
Boshi [punta]: Midarekomi con togarikokoro kaeri e hakikae.
Horimono [incisioni]: Bo-hi su entrambi i lati che entra nel nakago sull’omote e svanisce sull’ura
Nakago [codolo]: O-suriage, kirijiri, yasurime katte sagari; tre mekugi-ana, due riempiti, mumei.
Origami [paper]: La lama è accompagnata da un certificato di tipo Jūyō Tōken (spada importante) rilasciato dalla Nihon Bijutsu Token Hozon Kyokai nel 1995 (15a sessione).
Sayagaki [certificato sulla shirasaya]: L'iscrizione del Tesoro Nazionale Vivente Hon'ami Nisshū (1908-1996) riporta: “Juyo Token. Bizen [no] kuni Kencho. Suriage mumei. Intorno al periodo Jōji [1362-1368]. Lunghezza: 2 shaku 3 sun 2 bu. Uno degli oggetti più preziosi della famiglia Okumura. Polita e redatta all'inizio di marzo dell'anno Showa Hinoto-Hitsuji [1967] da Hon'ami Nisshū [+kao]".
Provenienza: Famiglia Okumura
Koshirae [montatura]: La spada include un koshirae antico, di ottima qualità, con finimenti di alto livello, inclusa una tsuba di scuola Higo.
Il gruppo Osafune della provincia di Bizen costituisce la scuola di spadai più talentuosa e longeva tra tutte le scuole e le tradizioni. La linea principale del gruppo Osafune fu fondata da Mitsutada intorno al 1250, in piena epoca Kamakura. Qualche decennio dopo, la popolarità della tradizione Soshu incoraggiò un crescente numero di spadai a recarsi a Kamakura per studiare i metodi Soshu, che poi avrebbero riportato nella propria provincia.
I fabbri che andavano e venivano da Kamakura hanno dato origine alla leggenda dei Masamune Juttetsu, i "dieci grandi studenti di Masamune". Oggi sappiamo che non tutti furono allievi diretti di Masamune, ma è sicuramente vero che in tutte le opere di questi maestri vediamo la presenza di elementi che si ricollegano alla tradizione Soshu. Tra questi dieci maestri, Kanemitsu e Chogi appartengono alla scuola Osafune di Bizen, anche se sembra che sia stato Nagashige, il fratello maggiore di Chogi, a lavorare direttamente con Masamune. Sia Kanemitsu che Chogi lavorarono durante il periodo Nanbokucho e le lame forgiate a Bizen in questo periodo vengono denominate Soden-Bizen.
Kencho fu il più talentuoso tra gli allievi di Chogi. Traslitterato come Kanenaga, il suo nome viene pronunciato in stile cinese per le stesse ragioni perdute di quello di Chogi. È accomunato al suo maestro per il suo stile e di solito è difficile distinguerli, anche perché molte lame attribuite a Chogi sono state in realtà realizzate da Kencho. Le opere di Chogi e Kencho mostrano alcune caratteristiche distintive ereditate dalla tradizione Soshu e molte di esse si ritrovano in questa spada: il sugata è ampio e potente, il sori è poco profondo e il kasane è spesso, con scarso hira-niku. L'acciaio tende a essere morbido e lavorato in itame-hada misto a mokume. La trama è fitta e compatta, con nie che formano chikei, una caratteristica molto difficile da ottenere sull'acciaio morbido di Bizen. A volte si può notare la presenza di utsuri, sebbene non sia una caratteristica frequente. Lo hamon è grandioso, per lo più in nioi deki, come è comune per Bizen, ma anche con la presenza di nie. All'interno dello ha ci sono numerosi ashi e yō e su opere ricche di nie come questa, queste attività formano sunagashi, inazuma e kinsuji.
Nr. Inventario: 1742