Metà del periodo Edo (1615 - 1867), 18º secolo
Firmato: Saotome Iechika
Elmo a 62 piastre rivettate. Ogni piastra porta al centro una fila 25 rivetti, ad eccezione di quella frontale che è fornita di due file e di quella posteriore che invece è lasciata vuota, in quanto sormontata da entrambe le piastre laterali. In totale si contano 1.550 rivetti, di dimensione decrescete approssimandosi verso la cima dell’elmo.
All’interno è visibile il tipico “Saotome-byo”: un rivello aggiuntivo che è quasi una firma ulteriore degli armaioli della scuola Saotome.
Lo shikoro (protezione per il collo) è a cinque piastre e realizzato in kiritsuke-kozane rilegato in blu.
Quella Iechika è solitamente indicata come la quarta generazione della famiglia Saotome e gli armaioli che ne fanno parte, come i migliori del periodo Edo; Classificati di livello "Jo Jo I” i loro elmi si trovano su alcune tra le più importanti armature del periodo, tra cui alcuni capolavori appartenenti al clan Tokugawa. Sono esistiti probabilmente due o tre armaioli che si firmavano Iechika, ma koboshi di alta qualità come questo mostrano caratteristiche comuni che lasciano pensare che siano opera di un unico fabbro.
La scuola Saotome prende il nome dal villaggio della provincia di Hitachi dove ebbe origine all’inizio del XVII secolo. Secondo quanto riportato dal Meiko Zukan, il più importante manoscritto antico sulle armature giapponesi, fu fondata da Ietada, un samurai al servizio del clan Tagaya, che iniziò la sua attività dopo essere diventato un ronin. Il clan Tagaya fu difatti espropriato dei territori che controllava dopo la battaglia di Sekigahara a causa del loro tradimento verso il clan Uesugi ed è quindi probabile che la scuola Saotome fu fondata dopo il 1600, anche se non è chiaro dove Ietada abbia acquisito una tale maestria. La scuola rimase attiva fino alla fine del 18º secolo e produsse alcuni dei migliori elmi per armatura da samurai.
N. DI INVENTARIO: kab-1501
Nr. Inventario: 1501