Venduto

Maki-e hotoke-do tosei gusoku

Armatura da samurai con l'emblema della famiglia Inaba

Periodo Edo (1615 -1867), datata 1757
 
Kabuto firmato “Masuda Myochin Minbu Ki no Munesada Saku
e datato "Un giorno fortunato del febbraio del settimo anno dell'era Horyaku" (1757)
 
Provenienza:
Clan Inaba Iyo no kami 
 
Importante armatura da samurai realizzata interamente in hon-kozane (piastre individuali) e decorata in tutte le sue parti con kanamono incisi in metallo dorato. Gli interni sono laccati in oro, caratteristica che denota una prestigiosa provenienza.
L’armatura include un’ampia serie di accessori: due paia di suneate (uno più pesante e uno estremamente leggero), un nodowa (protezione per la gola), un paio di kutsu (scarpe) in pelliccia di orso, un saihai (bastone di comando), un jinbaori, un hakama (pantaloni) e molti altri vestiti originali.
Su ogni elemento dell’armatura è applicato il mon recante il carattere tre appartenente al clan Inaba. 
Il kabuto (elmo) è realizzato nello stile del periodo Kamakura: kabuto ko-boshi sujibachi, con un coppo semisferico a 18 piastre unite con rivetti grandi e sporgenti.
Il bellissimo maedate in legno dorato è a forma di shachihoko, una creatura mitica in grado di proteggere dal fuoco. Lo shikoro (protezione per il collo) è ricoperto da una rara decorazione in crine di cavallo rosso e bianco.
Il (corazza) è riccamente decorato in maki-e su sfondo nero, con la figura di Raijin, il dio del tuono, mentre crea una tempesta suonando i suoi tamburi tra le nuvole.
Le due grandi piastre di diverso formato che proteggono le allacciature, sendan no ita e kyo bi no ita, prendono spunto, come l’elmo dalle gloriose armature del periodo Kamakura. 
L’armatura presenta un raro haidate (para cosce) di tipo hodo, che include due sezioni pendenti nello stesso stile del kosazuri (protezione del bassoventre).
La famiglia Inaba ha origine nel XVI secolo nella provincia di Mino; durante il periodo Edo, in quanto vassalli ereditari dei Tokugawa, il clan fu classificato fudai e i suoi membri furono nominati daimyo di vaste e strategiche province. Ricoprirono inoltre diversi e importanti ruoli pollici, amministrativi e militari
Le opere di Myochin Muneseda, figlio del famoso Munekira, sono estremamente rare.
 

Nr. Inventario: 1790

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