Bibliografia:
G. Piva, Le armature dei samurai, Luni Editrice: Milano, 2020. Pag. 40
Kabuto [elmo]: Kabuto in ferro (tetsu sabiji) di tipo zunari con zaboshi (rivetti supportati rondella a crisantemo) e kirigane (applicazioni traforate). L’elegante maedate a forma di zucca riprende la sagoma della mezzaluna del dō.
Menpō [maschera]: Maschera di tipo hanbo (mentoniera) con gli stessi decori dell’elmo.
Dō [corazza]: Ni-mai dō ( realizzata in due parti) con costruzione kiritsuke-kozane (piastre simulate). Sebbene quasi tutta l’armatura sia laccata in oro, il dō è quasi interamente laccato in nero, lasciando una mezzaluna d’oro in riserva. In questo raro decoro una legatura arancione si sostituisce a quella blu presente su tutto il resto dell’armatura.
Sangu [protezioni per braccia e gambe]: In maglia di ferro e piastre sagomate.
L'eleganza e l'estrema semplicità del disegno di questa armatura sono tipiche dell'estetica del periodo Momoyama, che vide la nascita di equipaggiamenti militari che coniugavano la praticità sul campo di battaglia con il gusto raffinato della classe guerriera. Le linee e i colori semplici ma intensi di questo periodo equilibrano la mancanza di fronzoli e orpelli tipici delle armature medievali, creando disegni astratti, molto spesso asimmetrici, dal forte impatto visivo.
Le armature del periodo Momoyama hanno inoltre caratteristiche tecniche peculiari, come i watagami (spallacci) arrotondati e la forma concava della schiena, che troviamo anche in questa armatura.
Nr. Inventario: 3002