39,5 x 284 cm
Circa 1920
Firmato: Sekka con sigillo: Seisei
Paravento a sei ante raffigurante dei kikyo (campanule cinesi) blu e bianchi dietro una recinzione in bambù; alcune foglie sono dipinte con la tecnica tarashikomi che consiste nel far cadere una goccia di colore molto acquoso o di inchiostro su una zona in cui un altro colore non si è ancora asciugato, creando così una sorta di macchia irregolare in cui i colori si fondono. Le canne e i dettagli dei fiori sono in oro.
Pittore e designer di arti applicate, Kamisaka Sekka fu uno dei principali diffusori del senso estetico giapponese nel mondo occidentale durante l’era moderna. Sekka - di famiglia samurai, suo padre era a servizio presso il palazzo imperiale a Kyoto - visse la propria formazione artistica in un periodo critico e importantissimo per il Giappone: il passaggio dal periodo Edo alla restaurazione Meiji, quindi da un sistema sociale ed economico di tipo feudale a quello moderno-capitalistico di tipo occidentale. Fu un passaggio estremamente traumatico per tutta la popolazione giapponese ed ebbe risvolti importantissimi sulla produzione artistica di quel periodo. A questo bivio tra “nazionale” ed “internazionale”, tra “vecchio” e “nuovo”, Sekka scelse il sentiero della tradizione ed impegnò il proprio talento in ogni forma di produzione artistica. Guidato dal suo maestro di design Kishi Kokei, il linguaggio estetico che da subito preferì fu quello della scuola Rimpa: verso la fine del sedicesimo secolo un gruppo di artisti ed artigiani di straordinaria abilità e sensibilità artistica fondò una corrente stilistica fondata sulla stilizzazione delle forme volta al raggiungimento di una eleganza formale semplice e assoluta. . La rimozione di ogni elemento inutile e di ogni particolare descrittivo superfluo portò alla creazione di capolavori di raffinatezza che lasciano senza fiato. Sekka sceglie questa via. Non prende in considerazione le innovazioni tecniche ed artistiche ne i nuovi materiali che arrivano dall’occidente e si dedica alla diffusione delle arti tradizionali. Quello che subito appare guardando le opere di Sekka è l’uso magistrale dello spazio, una caratteristica dell’arte giapponese in generale, basata su composizioni asimmetriche che tuttavia bilanciano perfettamente l’area in cui sono disposte. Prospettive originali e scorci azzardati sono quindi elementi ricorrenti nelle sue opere, così come l’uso di forme estremamente semplificate per la resa di soggetti ispirati alla natura e alla vita quotidiana.
La semplicità delle forme e lo studio di composizioni innovative possono certamente far considerare Sekka come uno dei pionieri del design moderno.
Nr. Inventario: 1346