Periodo Edo (1615-1867), XVIII secolo
Firma:
Il menpō è firmato sotto il mento 弘前住 明珍紀宗賢 盛吉作 (Hirosaki no Ju Myōchin ki Munekata Moriyoshi saku)
Certificato:
L'armatura è accompagnata da un certificato di registrazione come Jūyō Bunka Shiryō(Importante opera culturale) rilasciato dalla Nihon Katchu Bugu Kenkyu Hozon Kai (Associazione per la ricerca e la conservazione di elmi e armature giapponesi).
Bibliografia:
Katchu Bugu Juyo Bunka Shiryo Zuroku - Vol. 4, (Tōken shunjû shinbunsha: Tōkyō, 2004), Pag. 76-77
Descrizione:
Lo stile dell'armatura ricorda le armature medievali, con grandi sode (protezioni per le spalle) e una costruzione di tipo antico, secondo lo stile che si diffuse a partire dalla seconda metà del periodo Edo. L'elmo è infatti ispirato ai kabuto di epoca Kamakura, con una forma emisferica aperta sulla parte superiore con un ampio foro (hachimanza), grandi rivetti e un ricco kanamono in ottone dorato applicato. La corazza è di tipo dō-maru, un modello di epoca Muromachi che avvolge il corpo senza cerniere ed è flessibile grazie alla costruzione di centinaia di piccole piastre collegate tra loro. Questo sistema, noto come hon-kozane ("vere scaglie"), era un modo complesso, costoso ma efficace di allacciare insieme numerose piccole piastre; fu utilizzato fino al XVI secolo e poi ripreso nel periodo Edo per le armature in stile antico dei samurai di alto rango. Lo stesso metodo è utilizzato per l'intera armatura, comprese le protezioni del collo (shikoro), della gola (tare), delle spalle (sode) e dell'inguine (kusazuri). La moda delle armature in stile antico si affermò quando l'ottavo shogun Tokugawa Ieyoshi (1684-1750) promosse un revival delle armi antiche, comprese spade e armature, per rivitalizzare quello che riteneva un declino dello spirito marziale della nazione.
Le protezioni per le braccia sono laccate in nero con decorazioni in oro takamaki-e (lacca in alto-rilievo), che riproducono i tradizionale Yoshitsune-gote, ora Tesoro Nazionale, conservati nel Grande Santuario Kasuga di Nara. Sebbene si dica che siano appartenute all'eroe del periodo Heian Minamoto-no-Yoshitsune, tali kote risalgono in realtà al periodo Kamakura, ma sono comunque uno straordinario esempio dell'arte degli armaioli giapponesi.
La maschera è un ressei-men (volto con espressione feroce) molto particolare, con rughe stilizzate su tutta la superficie, che dimostra l'alta abilità di Munekata, un famoso armaiolo di scuola Myōchin specializzato in menpō lavorati a sbalzo (uchidashi). Munekata fu allievo di Munesuke e padre di Munemasa; lavorò all'inizio del XVIII secolo assieme a Muneakira. Lavorò alle dipendenze del clan Tsugaru, presso il loro dominio principale di Hirosaki.
Un famoso sōmen di questo armaiolo si trova al Metropolitan Museum di New York.
Nr. Inventario: 1697