Nelle descrizioni delle opere in vendita capita di incorrere in termini specifici che, per comodità e consuetudine, sono lasciati in giapponese. Di seguito quelli più utilizzati.
Abumi: staffe
Abumizuri no kawa: protezioni in pelle applicate sui suneate per evitare che vengano rovinati dall’attrito con gli staffili.
Agemaki: nodo decorativo applicato su alcuni anelli dell’armatura.
Agemaki no kan: anello per fissare l’agemaki
Ago no o benri: lunghe borchie rivettate sul menpō per mantenere salda la legatura del kabuto.
Akoda-nari bachi: letteralmente “Coppo a forma di zucca”. Forma per kabuto sviluppata durante il periodo Muromachi (1333-1573), caratterizzata da una doppia gobba, rialzata nella parte posteriore.
Ase nagashi no ana: foro per il drenaggio del sudore (nei mengu)
Arare boshi bachi: elmo decorato con rivetti molto grandi.
Bachi (o hachi): coppo del kabuto
Bishamon gote: tipo di kote che incorpora i sode.
Bitsu: cassa per riporre l’armatura.
Boko no ita: Piastra superiore sulla schiena del dō.
Byakudan nuri: lacca trasparente su una base in oro.
Byo toji yokohagi okegawa do: dō a piastre orizzontali unite con rivetti decorati.
Chōgane: cerniera utilizzata nel tosei dō.
Dai shinodare: piastra ornamentale che copre parte dell’elmo, decorata con shinodare
Daienzan bachi: coppo di forma semisferica.
Daimyō: feudatari con grandi possedimenti (dal periodo Edo con una rendita annuale di almeno 10.000 koku).
Daimyō gyōretsu: processione per l’ingresso a Edo durante il sankin kōtai
Daishō: coppia di spade (una lunga e una corta).
Dangae dō: dō con stili di allacciature differenti combinati.
Datemono: termine generico per indicare gli ornamenti applicabili.
Dō: corazza.
Dō-maru: corazza costruita in hon-kozane senza cerniere, che avvolge tutto il tronco.
Ebira: faretra “a giorno”.
Eboshi-nari kabuto: elmo a forma di copricapo di corte, allungato e ricurvo.
Egawa: pelle decorata a stampo per la decorazione dell’armatura.
Etchū-bō: menpō di scuola Iwai, favorito di Etchu no kami Tadaoki (1546-1645)
Fukigaeshi: alette frontali sul kabuto ottenute rivoltando la prima piastra dello shikoro. Spesso portano il kamon della famiglia del samurai.
Fukurin: bordo in metallo applicato su alcune piastre dell’armatura.
Futatsuki no hyō: protezione a forma di zucca con un contenitore all’interno
Gessan: vedi kusazuri.
Gessan jikoro: shikoro con le piastre divise in più sezioni verticali.
Gin nagashi: decorazione ottenuta lasciando cadere in maniera irregolare delle gocce di una lega color argento (sawari).
Go-mai dō: dō a cinque sezioni incernierate.
Goishi gashira: piastre di tipo iyozane di forma arrotondata.
Gōshozan: elmo con la parte posteriore più alta di quella anteriore.
Gumi-wa: asole con rinforzi in metallo poste sulle spalle per allacciare i sode.
Gunbai uchiwa: ventaglio da guerra utilizzato per dare i comandi in battaglia.
Gunsen: ventaglio da guerra pieghevole.
Gusoku: armatura completa di tipo “moderno”, in uso a partire dalla seconda metà del 16º secolo.
Gyōyō: piccole piastre a forma di foglia utilizzate per proteggere l’allacciatura del dō.
Hachi: coppo dell’elmo.
Hachimanza: altro nome del tehen. Il termine si riferisce al dio della guerra.
Haidate: protezione per le cosce.
Hakama: pantaloni larghi.
Hanagami bukuro: tasca applicata al dō o dietro al gessan.
Hanbō: tipo di mengu che copre solo la mascella.
Happuri: protezione per fronte e guance.
Haraidate: supporto per il maedate
Haramaki: tipo di armatura medievale aperta sulla schiena.
Harikake: materiale simile alla cartapesta, realizzato con legno, carta e lacca ,utilizzato per costruire sovrastrutture decorative nei kawari kabuto.
Hatomune-dō: letterlamente “ dō a petto di piccione”. Dō con una costolatura verticale nel mezzo, ispirato alle corazze europee.
Heichozan: tipo di coppo con la parte centrale piatta.
Hibiki no ana: nome dei quattro fori situati sotto i shiten no byō.
Hineno jikoro: protezione per il collo con l’ultima piastra sagomata per calzare sulla spalla.
Hineno zunari bachi: tipologia di coppo a piastre di semplice costruzione, dall’aspetto quasi liscio.
Hishinui: legature a forma di croce.
Hishinui no ita: l’ultima piastra di una serie, chiamata così perchè decorata quasi sempre con hishinui arancioni.
Hishinui toji dō: variante del yokohagi okegawa dō in cui le piastre sono unite con hishinui anziché con rivetti.
Hitai ate: protezione per la fronte
Hoate: vedi hanbō.
Hodo haidate: haidate con la parte terminale divisa in più parti.
Hon kozane: costruzione lamellare.
Hon zogan: intarsio decorativo.
Horagai: tromba da guerra ricavata da una conchiglia
Hoshi: rivetto a vista.
Hoshi bachi: coppo caratterizzato da rivetti sporgenti.
Hotoke-dō: dō con la superficie completamente liscia.
Hyōtan-gane: piastra a forma di zucca utilizzata su kote e haidate
Ichimai jikoro: shikoro formato da una sola piastra.
Ichimai uchidashi: elemento ricavato a sbalzo da una singola piastra di ferro
Igaki: piastre sagomate presenti sui so fukurin kabuto alla base di ogni piastra.
Ikada: piccole piastre rettangolari allacciate talvolta alle maglie di ferro sul sangu.
Ikada haidate: haidate in maglia di ferro e ikada.
Inome: elemento decorativo traforato a forma di cuore rovesciato. Letteralmente “occhio di cinghiale”.
Iro iro odoshi: allacciatura multicolore.
Ishime: finitura “ruvida” della laccatura.
Ita haidate: haidate a piastre.
Ito: fettuccia, in genere di seta, utilizzata per le allacciature delle piastre dell’armatura.
Iyo-zane: tipo di costruzione con piastre leggermente sovrapposte.
Jinbaori: soprabito senza maniche indossato sopra l’armatura.
Jingasa: copricapo in metallo o pelle indossato dai soldati di rango inferiore.
Jūō-gashira: protezione per il ginocchio
Kabuto: elmo dell’armatura giapponese.
Kabuto no o: corda per allacciare il kabuto.
Kae-mon: simbolo araldico secondario
Kaihan suneate: suneate sprovvisti di protezione per le ginocchia.
Kamon: simbolo araldico.
Kan: anello.
Kara boshi: grandi rivetti a testa cava.
Kara bitsu: tipo di baule per il trasporto dell’armatura.
Kasa-shikoro (o jikoro): shikoro a piastre molto aperte, a ombrello.
Kasa jirushi no kan: anello posto sul retro del kabuto, in origine posto per tenere un piccolo stendardo identificativo e poi decorato con un nodo agemaki.
Kashira-date: ornamento posto sulla sommità del kabuto.
Katchushi: armaiolo; costruttore di armature o di parti di armatura.
Kawari bachi/kabuto: coppo/elmo di forma non convenzionale (lett. “straordinaria”).
Kawara haidate: haidate composto da piastre a forma di “S” allacciate sovrapposte.
Kawa zutsumi dō: dō ricoperto di pelle.
Kebiki odoshi: allacciatura fitta.
Kegutsu: calzature in pelliccia.
Ken: spada bifilare dritta. Utilizzata come elemento decorativo e benaugurale
Kirigane: decorazioni in ferro applicate
Kikkō: trapunta rinforzata con cuciture che formano esagoni.
Kiritsuke zane: piastre tagliate e ripiegate per imitare lo hon kozane.
Ko boshi bachi: coppo con piccoli rivetti sporgenti.
Kogai kanamono: piastra decorativa attaccata ai sode.
Kōgake: protezione in metallo per i piedi.
Kohaze: sistema di chiusura formato da bottone e asola.
Kohire: piccole protezioni per le spalle.
Kōseizan: tipo di coppo con la parte centrale alta e piatta.
Koshimaki: fascia perimetrale alla base del bachi alla quale si fissa lo shikoro.
Kōshōzan: vedi gōshozan.
Ko-sode: sode di piccole dimensioni
Kote: protezioni per le braccia.
Kozane: piastre in ferro o pelle utilizzate per la costruzione delle armature.
Kozane gashira: la parte superiore dello iyozane, sagomata per sembrare due kozane.
Kusari: maglia di ferro.
Kusazuri: serie di protezioni pendenti dal dō per coprire il grembo.
Kuwagata: ornamento frontale in metallo a forma di corna stilizzate.
Kyubi no ita: elemento della o-yoroi per proteggere l’allacciatura sinistra del dō.
Mabizashi: visiera del kabuto.
Maedate: Ornamento frontale del kabuto.
Maki e: decorazione in lacca e polvere d’oro o argento.
Manju wa: Corpetto da indossare sotto l’armatura.
Mei: firma, iscrizione.
Mei no ana: Foro nell’ukebari per poter leggere la firma del kabuto.
Men gu: armatura per il volto.
Me no shita men: (o Mempō): Maschera da armatura a mezzo volto, spesso con il naso staccabile.
Mimi ito: legatura sui bordi delle piastre, spesso multicolore e più resistente del normale ito.
Mogami dō: dō a piastre orizzontali diviso in due parti incernierate.
Momonari bachi: kabuto appuntito (lett. a forma di pesca) ispirato al morione europeo.
Mon: simbolo araldico.
Munaita: piastra superiore del dō che protegge il petto.
Nanban: termine che indica qualsiasi cosa si riferisca all’arte di influenza occidentale (es. nanban-dō: corazza ispirata ai modelli europei).
Nawame fukurin: Bordura in metallo rifinita a tortiglione.
Ni-mai dō: dō con corazza divisa in due parti incernierate.
Nio-dō: dō modellato come un torso umano.
Nodowa: Protezione addizionale per la gola.
Nuinobe dō: ni-mai dō legato in sugake odoshi e composto da iyozane.
Ō-boshi: rivetto con testa di grande dimensioni.
Oda gote: kote di maglia con applicazioni metalliche a forma di zucca.
Oda haidate: Haidate di maglia con ikada e protezioni per il ginocchio simili a quelle utilizzate per i gomiti negli oda gote.
Odayori no kugi: perni posti sotto il mento del menpō che aiutano a bloccare il cordone del kabuto.
Odoshi: Legatura dell’armatura.
Ōie-bō: tipo di maschera prodotta dalla scuola Iwai, riservata allo Shogun e ai più alti membri del bakufu.
Okegawa dō: dō a due sezioni incernierate costruito con piastre rivettate.
Okitenugui kabuto: elmo che ricorda un fazzoletto legato in testa.
Oni: demone della tradizione giapponese, la cui immagine veniva utilizzata spesso come maedate.
Origami: certificato di autenticità.
Ori kugi: Gancio “a elle” fissato al mengu per il fissaggio del kabuto.
Ō-sode: sode grandi, tipici della o-yoroi.
Ō-yoroi: armatura medievale utilizzata a cavallo.
Ressei: Tipo di maschera da armatura con espressione feroce
Ryūbu: Tipo di maschera da armatura con espressione nobile
Sabi-nuri: lacca che simula il ferro arrugginito.
Saihai: Bastone di comando utilizzato per dirigere le truppe.
Saihai no kan: Anello fissato sul petto del dō, a destra, per fissare il saihai.
Saiga bachi: elmo a piastre prodotto dalla scuola Saika.
Sankin kotai: obbligo per i daimyō di risiedere ad anni alterni tra il proprio dominio e la capitale, Edo.
Sashimono: bandiera o altro ornamento indossato sul dorso dell’armatura.
Sei-ita: piastra opzionale per coprire la schiena nelle armature di tipo haramaki. Talvolta viene indicata come “piastra del codardo”.
Seme kohaze: bottone oblungo in osso utilizzato nelle armature.
Sendai-dō: vedi Yukinoshita dō.
Sendan no ita: elemento della o-yoroi per proteggere l’allacciatura destra del dō.
Sengoku jidai: periodo della storia giapponese tra il 1467 e il 1568, caratterizzato da numerose guerre civili tra i numerosi feudi.
Shakudo: Lega di rame e oro, patinata con un colore violaceo.
Shibuichi: Lega di rame e argento, patinata con un colore grigio.
Shikoro: Protezione per il collo attaccata al coppo dell’elmo.
Shinobi no o: corda per il fissaggio del kabuto.
Shinodare: Elemento decorativo che scende dal tehen no kanamono verso il basso, spesso terminante con una forma simile al giglio.
Shino gote: Kote a maglia con lunghi listelli come protezione dell’avambraccio.
Shino haidate: Haidate rinforzato con listelli in ferro.
Shino suneate: Parastinchi a maglia con lunghi listelli.
Shiten no byo: Quattro rivetti sporgenti sulle diagonali del kabuto.
Shizuka-no-o: strisce di pelle utilizzate per legare i sode al watagami.
Shōgun: Comandante in capo all’esercito giapponese, a partire dal periodo Kamakura (1185-1333).
Shohei-gawa: pelle stampata con decori cinesi che incorpora la data 1352.
Sode: protezioni per le spalle.
Sode tsuke no o: corde di fissaggio per i sode.
Sōmen: maschera da armatura a volto intero.
Sugake: metodo di allacciatura a coppie di nastri verticali.
Suji: Bordo della piastra del kabuto ripiegato verso l’esterno.
Suji bachi: Coppo a struttura lamellare con rivetti ribattuti a scomparsa e bordi delle piastre ripiegati verso l’esterno.
Suneate: Schinieri.
Tabi: Calzature leggere in cotone.
Tanko: Proto-armatura del periodo Yamato.
Tare: Protezione per la gola attaccata al menpō.
Tasuki ni shishi no maru e gawa: pelle stampata a motivi di karashishi e foglie
Tatami dō: dō pieghevole.
Tatehagi okegawa dō: dō costruito a piastre verticali rivettate.
Tatemono: Ornamenti applicabili al kabuto.
Tehen: Foro sulla sommità del bachi.
Tehen no kanamono: Ornamento anulare attorno al tehen.
Tekko: Nel kote, la piastra protettiva per il dorso della mano.
Tenkokuzan: Sagoma di bachi caratterizzata da un avvallamento nella zona del tehen.
Tenugui no kan: Anello fissato sul petto del dō, a sinistra.
Tominaga gote: tipologia di kote che copre anche le spalle. i due kote possono anche unirsi sul petto e sulla schiena.
Tominaga sashinuki gote: Kote attaccati ad una giacca con collare rinforzato.
Tonbo gawa: Pelle stampata a motivi di libellule.
Tosei dō: dō “moderno”.
Tosei gusoku: armatura “moderna”.
Tsunomoto: Gancio o perno per il fissaggio dei tatemono.
Tsurubashiri: Pelle applicata sul dō della ō-yoroi per evitare che la corda dell’arco si impigliasse nelle piastre.
Tsutsu gote: kote con l’avambraccio protetto da grandi piastre incernierate.
Tsutsu suneate: parastinchi formati da grandi piastre incernierate.
Uchidashi: Tecnica di decorazione a sbalzo.
Ukebari: Fodera interna al kabuto o al dō.
Uketsubo: bicchierino fissato sul dō nel quale si infila il sashimono.
Urushi: lacca giapponese.
Ushirodate: ornamento posteriore del kabuto o del dō.
Uwa obi: Cintura indossata sull’armatura.
Wakibiki: Protezioni addizionali per le ascelle.
Wakidate: Ornamenti laterali del kabuto.
Wakiita: Piastre superiori poste ai lati del dō, generalmente laccate o rivestite in pelle.
Waraji: sandali in paglia.
Watagami: spallacci del dō.
Yadome: rinforzi lungo le guance del menpō.
Ya hazu gashira: Tipo di iyozane a forma di piume di freccia .
Yodarekake: Protezione per la gola attaccata al menpō.
Yokohagi okegawa dō: dō costruito con piastre orizzontali rivettate.
Yoroi: armatura. Termine utilizzato in genere per le armature medievali.
Yukinoshita-dō: Tipo di go mai dō interamente realizzato in metallo.
Za-boshi: Rivetti accoppiati con una rondella.
Za-kanamono: ornamenti per i fori dell’armatura.
Zenshozan: Profilo di bachi con la parte frontale più alta di quella posteriore.
Zu-nari bachi: Tipo di bachi di semplice costruzione, che ricorda la forma della testa umana.