Questa armatura da samurai porta sull’elmo e sulla fodera uno stemma familiare di tipo mokko in una variante inedita ed è probabilmente appartenuta a un daimyō di una provincia minore, forse collegato al clan Takigawa, che usò kamon molto simili a questo.
L’elmo semisferico a sedici piastre con grandi rivetti (o-boshi kabuto) è tipico della produzione di armature da samurai di metà periodo Edo, quando in tutto il Giappone i samurai iniziarono a guardare ai modelli delle armature medievali come spunto per i propri equipaggiamenti. Sempre di derivazione medievale, l’ornamento frontale è a corna stilizzate (kuwagata), con un drago in metallo dorato al centro.
La corazza (dō) è di tipo mogami, una costruzione abbastanza rara, con piastre rettangolari che coprono l’intera lunghezza di ognuno dei cinque elementi che la compongono. La legatura è di tipo sugake-odoshi.
Altro elemento sicuramente degno di nota è la rara maschera (menpō) con il lungo naso adunco, che richiama la figura mitologica del karasu-tengu, aggressivo essere metà umano e metà uccello che ben si addice alla natura marziale del samurai. I menpo tengu sono estremamente rari e molto spesso sono stati rimossi dalle armature di provenienza.
L’armatura si presenta in ottimo stato di conservazione.
N. INVENTARIO: gus-1465
Nr. Inventario: 1465