La galleria è specializzata in armi e armature autentiche di samurai. L’obiettivo primario della nostra attività è modificare la percezione in qualche modo “romantica” del mondo dei samurai, approcciando dal punto di vista storico-artistico lo studio degli equipaggiamenti militari giapponesi.
Offrendo pezzi unici e rari a collezionisti attenti, musei e gallerie di tutto il mondo, ci impegniamo ad offrire elmi, armature e spade da samurai accuratamente selezionati. Ogni pezzo è stato scelto per la sua eccezionale qualità, unicità e conservazione. Il nostro obiettivo è quello di fornirvi le migliori armature da samurai originali e le migliori opere d'arte giapponese, garantendovi che la vostra collezione si sta arricchendo di opere genuine e di livello museale.
La nostra attenzione spazia dall'epoca Kamakura ai giorni nostri, comprendendo tutte le discipline in cui si sono distinti gli artigiani e gli artisti giapponesi. La galleria è orgogliosa di presentare una collezione completa e autentica di antiche opere d'arte giapponesi, tra cui paraventi, sculture, katana, armature, netsuke e inro.
La selezione di pezzi rari e ricercati è stata curata con grande attenzione, in modo da offrire le migliori scelte sul mercato internazionale.
La nostra galleria, situata nel cuore di Milano, è un punto di riferimento per gli appassionati di katana, kabuto, yoroi e armature antiche da samurai.
Per testimoniare il nostro impegno verso l'eccellenza, Giuseppe Piva è membro dell'International Netsuke Society e della Japanese Armor Society.
Dalla inaugurazione della galleria nel 2005, Giuseppe Piva ha ottenuto il riconoscimento dei maggiori collezionisti di tutto il mondo. Siamo lieti di aver arricchito le collezioni di prestigiose istituzioni e musei quali:
Assemblate da una serie di inserti e di innesti tra materiali diversi, le armature giapponesi si suddividono innanzitutto tra quelle utilizzate dai Samurai e quelle delle milizie ashigaru sin dal XIV secolo. In entrambe espressioni le armature giapponesi rivestono su ogni particolare importanti riferimenti alla cultura orientale non soltanto con la decorazione dei particolari di altissimo pregio ma nella stesse parti strutturali delle armature. che le fanno divenire vere e pregevoli opere dell’arte della guerra.
Un ruolo evidentemente predominante nelle armature giapponesi, fatta eccezione per i kabuto che dovevano rivelare gli aspetti profondi del singolo guerriero, è indubbiamente il dō, termine di vastissima applicazione per la cultura giapponese e che indica, solo per approssimazione, “la via, ciò che conduce”. L’applicazione di questa disciplina alle arti marziali, quali l’aikido, il judo, o il kendo, dimostra già l’ampio spettro semantico che questo termine ricopre nella cultura giapponese.
Nelle armature giapponesi il dō costituisce il corrispettivo dell’occidentale corpetto, divenuto poi la corazza. È facile allora comprendere come l’armatura giapponese rivesta il Samurai non solo come efficace protezione durante il combattimento, ma ne indica appunto la “via” del condottiero, condensando aspetti simbolici e spirituali raffinatissimi. Tutti questi aspetti sono poi enfatizzati nelle armature giapponesi del periodo Edo nel quale gli aspetti ufficiali del rango dei Samurai imponevano armature di altissimo pregio con le quali i samurai svolgevano in questo periodo di pace ruoli ascrivibili a quelli della diplomazia più che del combattimento.
Le varie placche che costituiscono le parti delle armature, denominate ita-mono o kozane a seconda della loro funzione e posizione, possono essere di ferro o cuoio e vengono collegate da lacci e rivetti. In queste lavorazioni sono spesso incise delle decorazioni in stile texture che riportano i segni distintivi del clan di appartenenza esattamente come negli stemmi araldici medievali. Altri particolari pregevoli delle armature giapponesi sono le barbozze (yodare-kake) con le quali veniva coperto il collo e sulle quali spiccava la maschera, il menpo, che doveva incutere terrore e rispetto negli occhi di chi incontrava queste figure sul proprio cammino, figure che potevano così apparire contemporaneamente mostruose o rassicuranti.