Maschera da samurai in ferro attribuita a Ryōei

Periodo Edo, XVII secolo

Ricavata da un’unica lastra di ferro lavorata a sbalzo.

Ryōei è considerato una figura leggendaria tra gli armaioli e il suo nome è strettamente associato alla tecnica dell’uchidashi (lavorazione a sbalzo). Il suo nome reale era Ohara e visse nei pressi di Edo (Tokyo) alla fine del XVII secolo. Ryōei possedeva un eccezionale talento per la lavorazione del ferro ed era in grado di forgiare elmi, maschere e corazze martellando un’unica lastra di metallo fino a ottenere la sagoma desiderata. Se non fosse stato per il suo discepolo Kunitaka, che imparò la tecnica pur senza riuscire a catturare lo “spirito” del suo maestro, il suo talento sarebbe rimasto irraggiungibile. Le maschere di Ryōei sono infatti infuse dell’estetica wabisabi, molto popolare all’epoca per gli oggetti in ceramica e per gli utensili della cerimonia del tè. La preferenza stilistica per una superficie ruvida e per un design lineare che trasmette a chi lo indossa un senso di eleganza non raffinata è una caratteristica che nessun altro creatore di armature ha mai messo in pratica. La superficie delle maschere di Ryoei è talvolta martellata per creare un motivo ruvido chiamato tsuchime, qui visibile su entrambe le guance.

Ryōei fu molto popolare nel corso della sua vita. Il Meikō Zukan, un manoscritto del XVIII secolo che riproduce alcune delle migliori armature del Giappone, include alcune sue opere. Le caratteristiche delle maschere di Ryōei raffigurate in questi disegni includono i tratti di questa particolare maschera: le orecchie dalla forma distinta, le piccole protezioni extra del collo, lo yadome in rilievo, il naso insolito e il labbro superiore a forma di cono medio; alcune caratteristiche come lo tsuchime sono sia disegnate che descritte.

Il tare (protezione della gola) è un semplice kusari yodarekake in maglia metallica che si adatta all’estetica wabi-sabi.


(Inv. #1837)

COD: 1837 Categoria: