XVII secolo
Paravento quattro ante, fondo oro
140 x 255 cm
La scena, nello stile tipico degli artisti Kanō, raffigura tre gru. Gli animali sono circondati da rami di pino, da rocce spigolose e da acque agitate, le cui linee accentuano la dinamicità e la forza della composizione. Le pose degli animali riflettono il tenore della composizione: molto dinamica per la gru ai piedi della cascata e più composta per la coppia sulla sinistra, che sosta su un terreno piano nei pressi di acque tranquille.
Il pino (matsu) ricorre spesso nell’arte giapponese come simbolo di longevità e stabilità di carattere. In questo paravento i pini raffigurati sono giovani (wakamatsu), rafforzando il significato simbolico legato alla longevità. Si tratta di un soggetto molto raro, il cui fondamentale riferimento è la decorazione di una stanza del Tosaburai del castello di Nijō a Kyoto, la sala di attesa per i daimyō in visita, dipinta nel 1626 da artisti della scuola Kanō.
Le gru (tsuru) appartengono a specie diverse: due sono della specie comunemente chiamata “gru giapponese”, con piumaggio bianco e sommità della testa rossa, e una è invece una “gru dal collo bianco”, con piumaggio del corpo argenteo e gli occhi cerchiati di rosso. Anche la gru è un noto simbolo di longevità e per questo motivo è spesso associata al pino.
Nr. Inventario: 1607