Pigmenti su seta con firma e sigillo utilizzato dall’artista dal 1925 al 1940, 24 x 27 cm
Questo shikishi rappresentate un iris di un blu intenso. L’iris in Giappone è un simbolo maschile, dato che la sua forma delle sue foglie ricorda quella di una spada.
Sekka eccelse nelle opere di piccolo formato nelle quali i vari soggetti sono rappresentati a grandezza naturale.
Pittore e designer di arti applicate, Kamikasa Sekka fu uno dei principali diffusori del senso estetico giapponese nel mondo occidentale durante l’era moderna. Sekka – di famiglia samurai, suo padre era a servizio presso il palazzo imperiale a Kyoto - visse la propria formazione artistica in un periodo critico e importantissimo per il Giappone: il passaggio dal periodo Edo alla restaurazione Meiji, quindi da un sistema sociale ed economico di tipo feudale a quello moderno-capitalistico di tipo occidentale. Fu un passaggio estremamente traumatico per tutta la popolazione giapponese ed ebbe risvolti importantissimi sulla produzione artistica di quel periodo. A questo bivio tra “nazionale” ed “internazionale”, tra “vecchio” e “nuovo”, Sekka scelse il sentiero della tradizione ed impegnò il proprio talento in ogni forma di produzione artistica. Guidato dal suo maestro di design Kishi Kokei, il linguaggio estetico che da subito preferì fu quello della scuola Rimpa. Verso la fine del sedicesimo secolo un gruppo di artisti ed artigiani di straordinaria abilità e sensibilità artistica fondò una corrente stilistica fondata sulla stilizzazione delle forme volta al raggiungimento di una eleganza formale semplice e assoluta. La rimozione di ogni elemento inutile e di ogni particolare descrittivo superfluo portò alla creazione di capolavori di raffinatezza che lasciano senza fiato. Sekka sceglie questa via. Non prende in considerazione le innovazioni tecniche ed artistiche ne i nuovi materiali che arrivano dall’occidente e si dedica alla diffusione delle arti tradizionali. Quello che subito appare guardando le opere di Sekka è l’uso magistrale dello spazio, una caratteristica dell’arte giapponese in generale, basata su composizioni asimmetriche che tuttavia bilanciano perfettamente l’area in cui sono disposte. Prospettive originali e scorci azzardati sono quindi elementi ricorrenti nelle sue opere, così come l’uso di forme estremamente semplificate per la resa di soggetti ispirati alla natura e alla vita quotidiana.
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Nr. Inventario: 1081